In Spagna con il progetto Erasmus +: tra interculturalità e scienza
IN SPAGNA CON IL PROGETTO ERASMUS+: TRA INTERCULTURALITÀ E SCIENZA
La Spagna, in particolare Alcalà de Henares, è stata la terza meta del progetto Erasmus+, che vede il nostro Liceo coinvolto, ormai da più di un anno, in attività di vario genere, realizzate in diversi Paesi (Francia, Italia, Spagna e Turchia), le quali hanno come filo conduttore la Biodiversità.
Noi studenti abbiamo avuto la possibilità di conoscere una realtà nuova rispetto a quella che siamo abituati a vivere quotidianamente, cogliendo con entusiasmo l’opportunità di essere ospitati per una settimana da famiglie di coetanei spagnoli. Abbiamo condiviso la loro routine familiare; abbiamo visitato la loro scuola, il “Colegio Calasanz”, dove si sono svolte varie attività: laboratori, gruppi di lavoro, ma anche pasti, giochi, serata in discoteca e persino uno spettacolo di Flamenco nel teatro scolastico! Ci siamo sentiti parte integrante della comunità, grazie al calore con il quale siamo stati accolti dalle famiglie, dalla Direttrice, dalle docenti e da tutto il personale. Il gruppo Erasmus ha persino ricevuto il benvenuto ufficiale nel Municipio della città.
Le esperienze svolte sul campo sono diventate punti di forza del nostro bagaglio culturale e delle nostre competenze, sia per la loro valenza scientifica sia per i valori che ci hanno trasmesso: rispetto reciproco e dell’ambiente, collaborazione e tolleranza. I luoghi che abbiamo visitato sono paesaggi d’incredibile bellezza, ecosistemi diversi da quelli che possiamo trovare in Italia o in Puglia: il fiume Henares, il parco naturale “Los Cerros”, San Augustín de Guadalix o anche la stessa Madrid ci hanno fatto riflettere sull’importanza della varietà e della valorizzazione delle differenze.
Le stesse considerazioni possono essere fatte per quanto riguarda il rapporto con i ragazzi delle altre nazionalità: trovarci in un ambiente interculturale ha messo alla prova il nostro spirito di adattamento, ci ha resi desiderosi di conoscere e di imparare il più possibile dalle altre tradizioni, ma allo stesso tempo ci ha fatto sentire più consapevoli delle nostre radici.
Sono fermamente convinta che, in un ambiente sociale in continua evoluzione, dove la globalizzazione si sviluppa costantemente e ci rende ogni giorno virtualmente più vicini a qualunque luogo e condizione umana, ci sia il bisogno di progetti come l’Erasmus+, che ci formino come cittadini europei e cittadini del mondo e che ci diano gli strumenti necessari per vivere in pace, nel rispetto delle diversità.
Martina Varriale IV M
14-22/10/2017
Pubblicato il 01-02-2021 da Francesca Bottarelli